22 Aprile 2025

La giornata della Terra

Alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso il chimico inglese James Lovelock e la biologa americana Lynn Margulis formularono l’ipotesi di Gaia riferendosi al nome greco della dea della Terra. Questa teoria descrive la Terra come un unico superorganismo in grado di autoregolarsi e di mantenere le proprie condizioni chimico-fisiche idonee allo sviluppo della vita, proprio grazie all’attività dei viventi stessi. Si tratta di un sistema di autoregolazione omeostatico del tutto simile a quello tipico degli organismi.

Secondo tale ipotesi, gli esseri viventi, uomo compreso, non solo verrebbero influenzati dall’ambiente in cui vivono, ma lo modificherebbero attivamente. Allora se noi ci prendiamo cura della nostra casa, dobbiamo di conseguenza prenderci cura del nostro Pianeta, la casa che abitiamo!

Il Biologo è la figura di riferimento per la cultura della tutela della biodiversità degli ecosistemi e si impegna attivamente attraverso politiche economico-ambientali, sul campo e nella sua divulgazione alla popolazione, perché le strategie di intervento di tutela della biodiversità sono imprescindibili dalla sensibilizzazione della popolazione, soprattutto di chi può fare davvero la differenza: le nuove generazioni!

Le strategie di intervento sono trasversali, racchiuse egregiamente nella visione olistica “One Health”, ossia un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse il quale si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute a

nimale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente.

Strumenti di questa visione sono i parchi e riserve naturali, come quelli del nostro territorio https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/aree-protette/parchi/parchi-regionali e https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Ambiente/Natura/Parchi-e-riserve-naturali che la L.R. 6/2005 definisce i parchi regionali come “sistemi territoriali che, per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici di particolare interesse nelle loro caratteristiche complessive, sono organizzati in modo unitario avendo riguardo alle esigenze di conservazione, ripristino e miglioramento dell’ambiente naturale e delle sue risorse nonché allo sviluppo delle attività umane ed economiche compatibili”.

Allora nell’ ottica dell’ omeostasi, la salvaguardia del patrimonio naturalistico ha permesso la tutela del Lupo e di altre specie che hanno rischiato o sono a rischio di estinzione.

I parchi naturali e le riserve sono anche luogo di conoscenza del rispetto della flora e della fauna selvatica, con lo sviluppo di un turismo dedicato, con ricadute positive a breve e a lungo termine sull’economia e sul benessere del territorio.

Infine, ma non meno importante, tutte le nostre scelte, comprese quelle alimentari, hanno delle ricadute, che possono essere positive.

Nella nuova versione aggiornata della Piramide Alimentare della dieta mediterranea, vengono tenuti in considerazione non solamente gli aspetti nutrizionali degli alimenti, ma anche la sostenibilità alimentare.

Con la nuova Piramide Alimentare si è voluta proporre una dieta sana e sostenibile per il nostro benessere e quello del Pianeta. Questa versione si basa principalmente su alimenti di origine vegetale, mantenendo proprio il modello mediterraneo originario e focalizzando l’attenzione sull’ impronta ecologica per la produzione del nostro cibo.

Ci sono anche benefici ambientali: il modello mediterraneo, infatti, prevede un alto consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede un impiego di risorse naturali e di emissioni di gas serra meno intensivo rispetto a un modello alimentare basato sul consumo di carni e grassi animali.

Con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità, la piramide propone il consumo di legumi una volta al giorno, abbassando nuovamente il consumo di carne rossa processata, formaggi e alimenti trasformati.

Questo modello sottolinea ulteriormente l’importanza di scegliere e consumare ortaggi e alimenti vegetali rispettando la loro stagionalità e possibilmente locali: questo permette una riduzione delle coltivazioni intensive in serra e dei relativi impatti ambientali e abbatte anche i costi e l’inquinamento causato dal trasporto da paesi lontani.

Prendiamoci cura del Pianeta che abitiamo, anche perché è l’ unico!

Buona giornata della Terra.

 

 

Condividi:

Modificato: 22 Aprile 2025