Ridurre il livello d’infiammazione dell’organismo e stimolare il metabolismo delle cellule immunitarie chiamate macrofagi: sono queste le strategie terapeutiche che possono essere efficaci nel far regredire nei topi il declino cognitivo legato all’invecchiamento.
Lo hanno dimostrato Para Minhas, della Stanford University e colleghi in uno studio pubblicato su “Nature”, che sembra suggerire che il deterioramento delle capacità di memoria e apprendimento associato all’età non sia una condizione permanente, ma sia invece reversibile intervenendo su alcuni processi biomolecolari fondamentali.
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