Non c’è pace per la frutticoltura romagnola: più severe e forse nuove forme di alternariosi o “marciume calicino” rischiano di sfiancare la produzione di pere, in particolare quelle della varietà Abate Fetel, coltivata principalmente in Emilia-Romagna. A dirlo è la Confagricoltura regionale, che lancia l’allarme: “È un danno incalcolabile – spiega Albano Bergami, presidente dei frutticoltori – Mai avrei immaginato che malattie fungine ormai note al territorio, per i danni provocati negli anni al nostro patrimonio pericolo, si potessero ripresentare con una tale virulenza e velocità di diffusione“.
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