È quasi pronto il prototipo per la produzione di materiale filtrante per mascherine con una capacità di protezione da virus e batteri superiore rispetto a quelli attualmente in uso. Si tratta di nanofibre polimeriche a elevata carica elettrostatica che la macchina, nata dalla sinergia tra Università di Bologna e Marchesini Group, permette di realizzare su scala industriale. Gli studiosi stanno ultimando la messa a punto del prototipo, che nel giro di poche settimane potrà entrare in funzione.
Di questo tema a “InCronaca” ci eravamo già occupati a fine marzo, in occasione della messa a punto delle prime mascherine Ffp3 con nanofibre di plastica made in Unibo. Oggi il professor Andrea Zucchelli, uno dei coordinatori del progetto, ripercorre con noi le tappe di questa storia, che trova le sue radici ben prima dell’epidemia.
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